Il logo dell'Associazione Sole di Mezzanotte
vai all'area associazione Ti trovi nell'area attività vai all'area partner
area news, clicca per visualizzare tutte le news
centri estivi
eventi
feste private
laboratori
per le scuole
formazione
per la famiglia
 
  Gruppi di auto-aiuto

La potenzialità dei gruppi di autoaiuto risiede nel fatto che in questi gruppi l’accento è posto sulla parità che rende le persone corresponsabili dell’aiuto all’interno del gruppo. Questa modalità è un meccanismo molto efficace di sblocco dalla passività, dal senso di impotenza e sfiducia in se stessi, che spesso caratterizza i genitori di bambini malati e lungamente ospedalizzati.
Obiettivo dei gruppi di autoaiuto è enfatizzare le risorse, il sostegno e le competenze che i genitori hanno e che possono utilizzare per rendere l’ospedalizzazione e la malattia dei propri figli un’esperienza di crescita e elaborare gli eventuali traumi o disagi.


Obiettivi e finalità
Il gruppo di autoaiuto è formato da un insieme di persone che condividono una stessa condizione problematica.

Quali sono gli obiettivi:

  • il sostegno emotivo attraverso la rottura dell’isolamento e la condivisione reciproca migliorare le capacità sia psicologiche che comportamentali dei genitori sia rispetto alla malattia sia rispetto ai propri figli
  • sbloccare dalla passività, dal senso di impotenza e sfiducia in se stessi
  • enfatizzare le risorse e le competenze dei genitori
  • costruire strategie basate sulla storia delle singole persone non dimenticando il contesto in cui vivono
  • costruire nuove progettualità e possibilità per se stessi e per i propri figli (intese come la possibilità di sostenerli nel miglior modo possibile)

Metodologia e attività
Il gruppo si riunisce ogni quindici giorni per due.
La modalità di svolgimento degli incontri è quella del gruppo di condivisione e si ispira alla metodologia del Circle Time, in cui si facilita l’interazione e la comunicazione circolare. Gli incontri non sono basati esclusivamente sull’informazione, ma sull’elaborazione personale di concetti di consapevolezza ed assunzione di responsabilità in un gruppo di confronto in cui vi è un rapporto alla pari e in cui i protagonisti diventano i genitori stessi. Per questo motivo la partecipazione agli incontri è limitata ad un numero di 12 partecipanti.
Negli incontri c’è la partecipazione e la facilitazione da parte di uno psicologo. Durante gli incontri le persone che vivono la medesima situazione problematica si confrontano, condividono esperienze, sentimenti e affetti concreti ed immediati.

Il ruolo dello psicologo è quello di attivare la formazione del gruppo e facilitare la comunicazione e lo scambio al suo interno, facendo emergere i bisogni e agevolando, attraverso la trasmissione di competenze (comunicative, relazionali, di risoluzione dei problemi, ecc…) il processo di autosostegno e investimento delle proprie energie per nuove progettualità.